Ambito Formativo

Le competenze degli studenti di infermieristica nella relazione con il paziente: Verso l’utilizzo della Realtà Virtuale nell’Educazione. Lo Studio NURTURE

Studio NURTURE: NURsing students’ competencies in patient relationship: Towards Utilizing Virtual Reality in Education 


SINTESI

Il progetto dottorale si colloca nell’ambito della formazione universitaria infermieristica di base e mira a definire un modello di competenze relazionali core applicabili nella relazione infermiere-paziente, per gli studenti di infermieristica in Europa, attraverso un processo sistematico di sviluppo e testing, coinvolgendo professionisti dell’educazione infermieristica e tutor clinici. 

Il framework sarà basato su competenze essenziali per favorire una formazione più efficace e coerente nel settore, promuovendo una pratica clinica basata sulla relazione e centrata sul paziente. 

Parallelamente, si avvierà il testing delle competenze attraverso l’impiego della realtà virtuale come strumento innovativo per potenziare le competenze relazionali. 

Attraverso l’uso della realtà virtuale, si intende offrire agli studenti un’esperienza immersiva e interattiva che simula scenari clinici realistici, permettendo loro di affinare le capacità di interazione e comunicazione con i pazienti in un ambiente controllato e sicuro 


FINANZIAMENTO

Non previsto


PARTNERSHIP

Corsi di Laurea in Infermieristica a livello nazionale ed internazionale  


RIFERIMENTI

Responsabili scientifici: Prof. Valerio Dimonte, Dott.ssa Beatrice Albanesi

Co-Responsabile scientifico: Dott. Riccardo Casciaro (Dottorando di Ricerca in Scienze Infermieristiche e Sanità Pubblica, Università degli Studi di Roma, Tor Vergata)


Contatti: riccardo.casciaro@unito.it

Comparison of High-Fidelity Simulation Training versus Low-Fidelity Simulation Training in Nursing Students – The HiLo-NurseSim Study 

SINTESI

Lo sviluppo di competenze tecnico-cognitive e relazionali è essenziale per gli studenti di infermieristica. 

La simulazione, come strategia educativa, si rivela efficace in quanto garantisce l’apprendimento in sicurezza, migliorando le capacità decisionali attraverso scenari a diversi livelli di fedeltà. 

L’adozione della modalità di simulazione corretta può massimizzare gli obiettivi di apprendimento, garantire una formazione di alta qualità e assicurare un’assistenza sicura ai pazienti. 

Il presente progetto è parte di un progetto più ampio nell’ambito della simulazione in infermieristica, applicata all’educazione e mira a confrontare i risultati dell’apprendimento di competenze tecnico-cognitive e relazionali tramite la simulazione ad alta fedeltà e bassa fedeltà. 

Il progetto coinvolge gli studenti del secondo anno di due corsi di laurea triennale europei: l’Università degli Studi di Torino (Italia) e l’Università di Beira Interior (Portogallo). 

Gli interventi di simulazione in bassa e alta fedeltà sono stati condotti da docenti qualificati durante uno scenario di simulazione standardizzato. 

Nei due atenei, gli studenti sono stati divisi in due gruppi, uno esposto alla simulazione ad alta fedeltà e l’altro a quella a bassa fedeltà. 

Sono stati raccolti dati sociodemografici, sulla realizzazione di attività tecniche, sulla soddisfazione percepita, sull’efficacia della simulazione, sul livello di conoscenze, apprendimento e autoefficacia. 

I dati sono stati analizzati per confrontare i gruppi sia a livello locale sia per il tipo di simulazione.

 I risultati di questo studio potrebbero determinare la modalità di simulazione più efficace e promuovere interventi formativi innovativi in linea con le esigenze degli studenti.


FINANZIAMENTO

Il progetto è stato finanziato attraverso il Grant for Internationalization


PARTNERSHIP

Università di Beira Interior (Portogallo)


RIFERIMENTI

Responsabili scientifici: Dott. Marco Clari 

Co-Responsabile scientifico: Dott. Alessio Conti, Dott.ssa Beatrice Albanesi


Contatti: beatrice.albanesi@unito.it

Studio Investire sul personale sanitario: motivi di scelta di iscrizione e di abbandono del Corso di Laurea in Infermieristica 

SINTESI

Lo studio nasce per rispondere alla carenza degli infermieri e ha l'obiettivo di identificare i motivi di scelta di iscrizione e di abbandono del Corso di Laurea in infermieristica al fine di poter orientare le strategie per promuovere le iscrizioni e trattenere gli studenti. 

Lo studio longitudinale, monitora una una coorte di studenti iscritti al primo anno fino alla fine del triennio; coinvolge 40 sedi dei Corsi di Laurea in Infermieristica del Nord, Centro e Sud Italia.


FINANZIAMENTO

Non previsto


PARTNERSHIP

Humanitas University, Sapienza Università di Roma, Università degli Studi della Campania L. Vanvitelli, Università degli Studi dell'Aquila, Università degli Studi di Bari, Università degli Studi di Brescia, Università degli Studi di Cagliari, Università degli Studi di Catania, Università degli Studi di Milano, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Università degli Studi di Palermo, Università degli Studi di Parma, Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Università degli Studi di Trieste, Università degli Studi di Udine, Università degli Studi Magna Grecia di Catanzaro, Università del Piemonte Orientale, Università di Verona, Università Politecnica delle Marche, Università Vita-Salute San Raffaele, Università degli Studi di Padova, Università degli Studi di Pavia, Università della Calabria


RIFERIMENTI

Responsabili scientifici: Prof. Valerio Dimonte, Prof.ssa Paola Di Giulio, Dott. Alessio Conti

Co-Responsabile scientifico: Dott.ssa Elena Viottini (Dottoranda di Ricerca in Scienze Infermieristiche e Sanità Pubblica, Università degli Studi di Roma, Tor Vergata)


Contatti: elena.viottini@unito.it